
Salute
Perché scegliere i succhi di frutta biologici?
Negli ultimi anni la condizione quasi disastrosa del nostro Pianeta ci ha spinti verso scelte di vita decisamente più sostenibili. Un passo avanti nelle azioni da compiere per portare più qualità nella vita del nostro pianeta.
In questo senso, scegliere succhi di frutta biologici è una piccola azione quotidiana che può aiutare non solo a migliorare il nostro benessere, ma anche a ridurre l’impatto dell’industria di produzione sull’ambiente. Andiamo allora a scoprire, più nello specifico, come un succo di frutta bio possa davvero aiutarci a salvare il nostro Pianeta.
Succhi di frutta biologici: ecco perché sceglierli
Nella mentalità comune il concetto di “biologico” è spesso ridotto alla sola selezione della materia prima, ma non è così. Un succo di frutta bio, per essere definito tale, affronta un processo di produzione in cui ogni singola scelta è pensata per assicurare il minimo impatto sull’ambiente: dalla coltivazione della frutta alla sua lavorazione, e poi fino alla creazione del packaging. Per fare un esempio pratico, alcuni succhi di frutta Pfanner vengono prodotti in stabilimenti che utilizzano energia prodotta da impianti fotovoltaici, così da ridurne l’impatto sull’ambiente.
In questo contesto, chiaramente, utilizzare frutta a km 0 è considerato quasi un obbligo per potersi vantare della dicitura “bio”. Proprio per questo, Pfanner collabora esclusivamente con soci SureGlobalFair, un’associazione che assicura totale trasparenza sulla materia prima, riducendo a zero la possibilità che i succhi possano essere prodotti con frutta OGM. Ma se tutti sappiamo che la scelta della materia prima è fondamentale nella produzione di succhi di frutta biologici, quello che spesso non consideriamo riguarda il packaging che porta queste bevande sulla nostra tavola.
La sostenibilità dei materiali delle confezioni dei succhi di frutta bio è una caratteristica molto importante per Pfanner. Il packaging in cartone, ad esempio, è composto per il 70% di carta, un materiale a ridotte emissioni di CO2 che può essere riciclato facilmente, e per il 30% di alluminio e polietilene, materiali in grado di garantire una perfetta conservazione della bevanda e un importante rispetto dell’ambiente. Le bottiglie in vetro, invece, non hanno affatto bisogno di presentazioni. Pensate per assicurare una conservazione ottimale dei succhi di frutta Pfanner, sono incredibilmente semplici da riciclare, così da ridurre il più possibile l’impatto sull’ambiente.
Insomma, un succo di frutta biologico deve percorrere parecchia strada prima di essere davvero definito tale. Quando vi trovate di fronte agli scaffali del supermercato e dovete scegliere quale bevanda acquistare, ricordate sempre che qualunque azione compiate ha un impatto sulla vostra vita quotidiana e sull’ambiente in cui viviamo. Scegliere un prodotto biologico, quindi, non significa soltanto assicurarsi un prodotto naturale, ma anche decidere di portare sulla vostra tavola una bevanda la cui produzione ha un ridotto impianto sull’ambiente. Una scelta perfetta per uno stile di vita ecosostenibile.