
Salute
Cos’è e come si cura la parotidite
Una malattia che colpisce soprattutto i bambini, ma che non risparmia all'occorrenza gli adulti
La parotidite, universalmente conosciuta come parotite o anche come orecchioni, è una malattia che spaventa e non senza motivo; essendo un ceppo virale è altamente contagiosa a causa delle secrezioni nasali e orali emesse da chi ne è affetto. Ad essere colpite sono le ghiandole salivari poste dietro la mandibola, che infettandosi, sviluppano tumefazioni visibili nella zona del collo e delle orecchie (ecco perché orecchioni); generalmente si prende da bambini, ma l’incidenza in età adulta è comunque rilevante. Vediamo di capirci qualcosa in più.
Sommario
Come si presenta: sintomi e decorso
Da quando avviene il contagio, il virus della parotite rimane in incubazione dai 14 ai 25 giorni, durante questo periodo o poco dopo iniziano a manifestarsi i primi sintomi:
- febbre per 3/4 giorni
- inappetenza
- dolori muscolari e debolezza
- malessere generale
- mal di testa
- mal di pancia
Dopo qualche giorno dalle prime manifestazioni compare il gonfiore; è in questa fase che si è più contagiosi, con una finestra di massimo rischio che va dai 2/3 giorni prima a 2/3 giorni dopo. Gli “orecchioni” possono essere accompagnati da dolore ma bisogna far attenzione a non confonderli con quelli di altre patologie come infezioni ai linfonodi o come la sindrome autoimmune di Sjiogren.
Il decorso è solitamente breve nei bambini (massimo una settimana) e privo di conseguenze gravi, salvo rarissimi casi in cui i piccoli soggetti colpiti riportano complicazioni come encefalite, pancreatite, meningite e danni all’udito. Negli adulti la situazione è più pericolosa: il virus della parotite può infatti diffondersi nei testicoli e nelle ovaie causando patologie infiammatorie che possono regredire spontaneamente o dare luogo a ulteriori complicanze; è piccola la percentuale di casi in cui, a seguito dell’infiammazione degli organi genitali si può sviluppare sterilità o anche encefalite e meningite come per i bambini.
Quindi quanto dura mediamente la parotite?
La parotite dura mediamente dai 3 ai 5 giorni, mentre nei casi più complicati può durare un massimo di 10 giorni. In caso di comparsa di complicanze ulteriori la guarigione dipende dalle condizioni di salute del paziente e dal tipo di patologia sviluppatasi.
Come si cura
Essendo una malattia virale gli antibiotici non hanno nessun effetto nella cura della parotite. L’unico aiuto viene dagli antipiretici per combattere la febbre e dagli analgesici per il dolore sopratutto durante la masticazione: per quest’ultimo viene consigliata anche una dieta semi liquida per sopportarlo meglio. Fondamentale è bere molto ma non bevande acide che stimolino la salivazione, fare sciacqui con acqua e sale, e tamponare la zona gonfia con impacchi freddi.
Il vaccino, l’unica prevenzione
Non bastano le corrette norme igieniche per difendersi dal virus. Ad oggi è in uso da più di un decennio un vaccino trivalente che copre i virus di parotite morbillo e rosolia; consiste in due dosi somministrabili a distanza di almeno 28 giorni ed entro i 15 mesi di età, il richiamo invece si fa a 5/6 anni in concomitanza del richiamo di Dtap (difterite, tetano, pertosse acellulare). Aumenta la risposta immunitaria nel 95% dei casi e concede un’immunità quasi perpetua, salvo manifestazioni straordinarie. Non ha effetti collaterali importanti a parte quelli comuni ad una vaccinazione: queste reazioni compaiono da 5 a 12 giorni dalla vaccinazione e durano poco.
Insomma gli orecchioni sono una malattia che è possibile contrarre ma che non deve spaventare, si può combattere con facilità e senza conseguenze; evitarla è possibile, bisogna solo vaccinarsi.