
La ritenzione idrica è un accumulo di liquidi che il corpo, per un motivo o per un altro non riesce a smaltire; l’accumulo si concentra tra cellula e cellula, e insieme ai meri liquidi ristagnano anche tossine che influenzano il metabolismo cellulare già compromesso dalla mancanza di ossigeno. Ne soffrono tutti, ma la maggior parte sono donne.
Sommario
Come capire se si soffre di ritenzione idrica?
I sintomi possono essere molteplici e differenziati a seconda di dove si concentrano i liquidi accumulati; se si viene colpiti alle caviglie i sintomi saranno la difficoltà a camminare e un cambiamento evidente nel colore e nella consistenza della pelle. In qualunque caso un test semplice e veloce per capire se si soffre di ritenzione idrica è premere con un dito sulla pelle anteriore della coscia, se rimane un’impronta visibile vuol dire che state accusando un accumulo di liquidi.
Le cause possono essere molteplici, e non dipendono soltanto da una cattiva circolazione; la ritenzione può dipendere anche da una dieta disequilibrata, un uso eccessivo di farmaci, presenza di patologie rilevanti, sovrappeso, intolleranza al lattosio, fumo, abuso alcolici, gravidanza e abbigliamento scomodo.
I rimedi
A meno che la causa non siano dei disturbi patologici importanti, ci sono alcuni accorgimenti che possono aiutare a risolvere il problema:
- praticare uno sport come il nuoto
- fare lunghe passeggiate a passo sostenuto
- evitare immobilità nella posizione eretta
- evitare sport che abbiano un contatto pesante con il terreno come la pallavolo
- dimagrimento controllato
- mangiare sano evitando cibi troppo salati (5 gr di sale corrispondono a 2 gr di sodio)
- unire l’utile al dilettevole, perchè le camminate sul bagnoasciuga sono ottime per ridurre la ritenzione idrica
Altri rimedi riguardano le buone abitudini: documentarsi infatti sulle qualità di alcuni alimenti ci aiuta a inserirli meglio nella dieta e a sfruttarne capacità e benefici. Per esempio, mangiare più frutta e verdura, formaggi freschi, fibre e cereali integrali favorisce l’evaquazione corporea e quindi il drenaggio, fare ogni tanto una dieta a bese di liquidi (tisane drenanti, tè ed estratti di frutta a base per esempio di betulla e tarassaco) aiuta a ridurre l’accumulo e a depurarsi da tossine negative.
Oltre l’allenamento la dieta e le buone abitudini
Come abbiamo già accennato, alcuni rimedi naturali aiutano in maniera determinante il drenaggio dei liquidi; tra questi troviamo l’uva ursina, l’ippocastano e il tarassaco. Ma esistono altre due pratiche che garantiscono risultati sensibili: pressoterapia e massaggi linfodrenanti. Picola pillola di saggezza: assumete meno caffè e cibi grassi, ne gioverete complessivamente.
L’idratazione fa la differenza
L’idratazione giornaliera, lontana dai pasti, si raccomanda a prescindere dai problemi di ritenzione idrica, e aiuta a prevenire tante difficoltà legate per esempio al caldo torrido e all’età; il quantitativo consigliato di acqua da ingerire ogni giorno, al di fuori dei pasti, è di 2,5L. Se proprio non ce la fate integrateli in maniera diversa attraverso tisane, frutta molto liquida, succhi, ecc…Insomma fate in modo che non sia il vostro corpo a chiedervi di essere idratato.
A chi rivolgersi
A seconda della causa scatenante ci si può rivolgere a nefrologi, cardiologi e gastroenterologi, ma lo specialista per eccellenza è l’angiologo, cioè colui che si occupa della microcircolazione corporea.