Fitness
Come curare la pelle in gravidanza dopo una sessione di allenamento
Allenarsi bene per prendersi cura di sé stessi anche dopo
È assodato che l’attività fisica in gravidanza apporta diversi benefici sia alla futura mamma che al bambino. Tuttavia, che sia all’aria aperta, in palestra o in piscina, la donna incinta che pratica sport espone il proprio corpo a diversi fattori (radiazioni solari, disidratazione, ecc.) che impattano sull’epidermide, lasciandola secca e ruvida. Pertanto, dopo un work-out, sono necessari dei trattamenti specifici che compensino tutte le sollecitazioni che l’attività fisica comporta.
Sommario
Allenamento in gravidanza: tutti i benefici
Muoversi con costanza durante i nove mesi aiuta la gestante a mantenere l’aumento di peso entro i limiti consentiti e influisce sulla circolazione, migliorando l’ossigenazione, con benefici sulla nutrizione del feto. Inoltre tonifica la muscolatura, proteggendo dal rischio di dolore alla schiena e rendendo più facile il travaglio. Quindi, a meno che non ci siano problemi di salute, l’attività fisica in gravidanza è sempre consigliabile, a patto che sia autorizzata dal ginecologo.
Nonostante i benefici dell’esercizio fisico, le donne in stato interessante che praticano sport possono incorrere in svariati problemi cutanei. Il sudore infatti contribuisce a disidratare e screpolare la pelle; questa reazione può essere causata anche dall’esposizione ai raggi solari, allo smog e ad altri agenti chimici, come il cloro della piscina, che favorisce l’insorgenza di macchie sulla pelle, rughe e secchezza. A ciò si aggiunge lo sfregamento con i vestiti, che promuove l’assottigliamento della barriera idrolipidica.
Per questo motivo, dopo una sessione di allenamento, la pelle necessita di cure particolari, a maggior ragione se la donna attende un bebè: nello specifico, ha bisogno di un mix di attivi in grado di favorire l’idratazione e il recupero dopo l’esercizio fisico. L’industria cosmetica lo sa, per questo ha messo a punto linee di prodotti dedicati alle sportive che tonificano istantaneamente la pelle e contribuiscono ad eliminare le cellule morte dalla superficie cutanea, donando la sensazione di una pelle levigata e detersa.
Scegliere il detergente giusto
Dopo ogni allenamento è importante fare subito una doccia con un detergente che rispetti il pH cutaneo e asciugare con cura la pelle. Per la detersione è consigliabile usare un oil cleanser, che rimuove anche le impurità più resistenti senza disidratare la pelle. Inoltre è preferibile utilizzare detergenti lenitivi arricchiti con olii essenziali rinfrescanti che favoriscono un rapido recupero dalla sensazione di affaticamento soprattutto sulle gambe.
Meglio evitare, invece, i prodotti troppo schiumogeni perché sono ricchi di tensioattivi, i quali non si limitano ad eliminare lo sporco, ma distruggono il film idrolipidico che funge da barriera cutanea, lasciando la pelle più esposta all’azione nociva dei radicali liberi.
Nel caso in cui lo sport venga praticato in piscina, quando si esce dall’acqua è sempre consigliabile risciacquare bene il corpo con un detergente delicato e applicare prodotti idratanti, emollienti e lenitivi.
Come ridurre il rischio di cloasma gravidico e acne
Durante i nove mesi, sul viso possono presentarsi delle macchie scure: è il cloasma gravidico, causato da una maggiore attivazione dei melanociti innescata, a sua volta, dall’aumento degli estrogeni. Possono interessare il viso, concentrandosi su fronte, naso e zona baffetti (da qui il nome di “maschera gravidica”), ma anche seno e pube. La miglior terapia è la prevenzione perché, una volta formate, queste macchie sono difficili da mandare via. Si consiglia quindi di proteggere la pelle con schermi solari molto potenti, facendo precedere la loro applicazione dall’uso di creme, gel o sieri contenenti sostanze antiossidanti (vitamina C, acido ferulico, ecc.) che aiutino la pelle a non pigmentarsi.
In generale la donna incinta, per effetto degli ormoni e dello stato interessante in cui si trova, presenta una pelle più luminosa; tuttavia, gli stessi ormoni possono essere responsabili della comparsa di acne e brufoletti, altra insidia per le donne in gravidanza. Che fare? Anche in questo caso, l’arma più efficace è il movimento perché aiuta a regolarizzare la produzione ormonale. Dopo l’allenamento, il consiglio è quello di utilizzare cosmetici privi di olio che mantengono sotto controllo il sebo e conferiscono alla pelle un istantaneo finish opaco; per quanto riguarda la detersione, si raccomanda di lavare il viso con acqua tiepida e un detergente delicato.
Come prevenire le smagliature in gravidanza
Gli inestetismi più temuti dalle donne in dolce attesa sono da sempre le smagliature, dovute all’azione degli ormoni, in particolare il cortisolo, e a fattori meccanici (il rapido aumento di volume della pancia). Se progrediscono, le smagliature possono trasformarsi in vere e proprie cicatrici, impossibili da eliminare. Per questo, anche qui, la soluzione migliore è la prevenzione. La prima cosa da fare è tenere sotto controllo il peso, e in tal senso l’attività fisica è fondamentale. Altrettanto importante è l’idratazione, con acqua, tisane, succhi e acque aromatizzate, e un’alimentazione completa in cui non manchino frutta e verdura.
Dopo l’allenamento, è importante curare la pelle con una generosa cosmesi idratante che consenta all’epidermide di mantenere la sua elasticità. Via libera, quindi, all’applicazione di prodotti naturali per la pelle secca in gravidanza , come l’olio d’oliva, di mandorle, di jojoba o di emù, che possiedono proprietà addolcenti, emollienti e lenitive e che, grazie alla presenza di acidi grassi, aiutano ad idratare a fondo, restituendo elasticità anche alle pelli più secche.
Come combattere la cellulite quando si aspetta un bebè
In gravidanza sono frequenti i problemi di vasodilatazione e vene varicose, per i quali esistono prodotti specifici pensati proprio per le donne in dolce attesa. Inoltre, la mancata depurazione dalle sostanze di scarto, favorita dai cambiamenti nel metabolismo e dalle difficoltà circolatorie, agevolano la comparsa o il peggioramento della cellulite.
Fare massaggi nei nove mesi può essere utile per favorire il ritorno linfatico e prevenire il gonfiore degli arti inferiori. È essenziale, però, affidarsi alle mani di un esperto, evitando l’uso di apparecchiature e di prodotti a base di alghe e caffeina. L’altra fondamentale strategia di prevenzione è l’attività fisica che contribuisce a preservare l’elasticità dei tessuti, migliorare la circolazione ed evitare l’accumulo dei grassi.
Per quanto riguarda le creme, contro la ritenzione idrica e la cellulite servono formulazioni in grado di rallentare lo stoccaggio dei grassi, stimolare la lipolisi e riportare equilibrio nei tessuti cutanei. In gravidanza, però, è sconsigliato adoperarle perché non si può escludere al 100% la possibilità che raggiungano la placenta e quindi il bambino.