Dieta

Qual è la migliore dieta per dimagrire?

Dimagrire velocemente per ridurre la pancia? Si può! Consigli utili su come impostare i propri regimi alimentari

Che cosa devo fare per dimagrire? Qual è la migliore dieta per dimagrire velocemente? Semplicemente, la Dieta: dal non farsi trovare impreparati per la fatidica prova costume fino ad arrivare al palestrato agonista, è un argomento al centro dell’attenzione ogni giorno, a ogni ora della giornata Per dimagrire perdendo peso nel modo più veloce possibile molti sono disposti a fare qualunque cosa; dalla dieta più assurda alle pasticche ‘miracolose‘. Il segreto è che, non esistono appunto segreti o trucchi ma solo costanza e buona volontà nel rispettare le linee guida fondamentali per dimagrire: se si sta cercando una dieta per dimagrire, se ne possono trovare a bizzeffe, ma perché cercare una dieta miracolosa quando basta capire semplicemente quali sono i principi di una dieta efficace per dimagrire?

L’obiettivo è quindi eliminare i chili di troppo riducendo le kcal, anche se non si deve assolutamente impostare uno schema alimentare ‘fai da te’ che metta a rischio la salute o che, a lungo termine, comprometta il corretto funzionamento dell’organismo. Una dieta finalizzata al dimagrimento deve essere limitata nel tempo e seguire alcune regole fondamentali: c’è una differenza sostanziale tra una dieta drastica e parecchio estrema dal punto di vista alimentare, e una dieta che tenda a cambiare le proprie abitudini: la prima ha un obiettivo a breve termine, la seconda è invece un sano e graduale cambiamento del proprio stile di vita.

Esistono ormai moltissime diete che si pensi siano ‘efficaci’, per esempio:

  • la classica dieta mediterranea, che comprende un regime alimentare variegato basato sulla stagionalità dei prodotti, basandosi sullo schema piramidale che riporta le porzioni di cibo e la tipologia da mangiare durante la settimana;
  • la dieta plank, mira ad accelerare il metabolismo ed è iperproteica, predilige quindi le proteine a discapito di zuccheri e carboidrati; tuttavia i carboidrati non vengono eliminati del tutto e sono assimilati da frutta e verdura; è bene ricordare però che è una dieta ferrea e difficile da seguire, molto veloce ma decisamente sbilanciata;
  • la dieta paleolitica (o delle caverne); secondo questa dieta si devono mangiare cibi quasi allo stato naturale in quanto nel paleolitico ancora non si conoscevano l’agricoltura e l’allevamento. Va bene quindi tutta la selvaggina e i pesci pescati, nessun animale da allevamento, uova, frutta e verdura di stagione; non è una dieta semplice da seguire proprio per il reperimento difficoltoso degli alimenti;
  • la dieta lemme, sempre iperproteica, prevede una fase di dimagrimento e una di mantenimento; i pasti vanno consumati in precise fasce orarie in quanto l’organismo brucia diversamente le kcal in base al momento della giornata. Inoltre è una dieta a basso indice glicemico, prevede quindi la riduzione di carboidrati e il divieto di alcuni alimenti come zucchero e sale, che provoca ritenzione idrica;
  • la dieta chetogenica (o atkins) è a bassi carboidrati, sfrutta il meccanismo fisiologico della chetosi; eliminando carboidrati e zuccheri il corpo va a rifornirsi dalle riserve del corpo diminuendo così gli accumuli di grasso, allo stesso tempo l’assunzione di proteine permette di mantenere la massa magra e l’energia di cui il fisico ha bisogno, ma attenzione: è una dieta fortemente sbilanciata.

 

Dieta ipocalorica

Quindi qual’è la migliore dieta per dimagrire? Come si dimagrisce? Semplice, la quantità di kcal giornaliere assunte deve essere inferiore a quelle che vengono consumate quotidianamente: questo principio sta alla base delle diete ipocaloriche, impostate quindi su un preciso deficit finalizzato alla perdita di peso in un ridotto lasso temporale; è importante determinare il quantitativo calorico che si può sottrarre, ottenendo una perdita di peso e salvaguardando anche la salute.

Macronutrienti: Ripartizione corretta

Alla base di ogni sana dieta per dimagrire e un corretto regime alimentare vi è un’adeguata conoscenza e ripartizione dei macronutrienti (glucidi, lipidi, proteine); una divisione che non può essere lasciata al caso: per determinare una suddivisione dei macro finalizzata al dimagrimento è importante tenere conto non solo dell’apporto calorico giornaliero ma anche di altri fattori, come il sesso e l’attività fisica. Appartengono ai carboidrati alimenti come pane, pasta, riso, patate, frutta, mentre sono escluse altre verdure; tra le proteine rientrano carne, pesce, uova, latticini; i grassi poi caratterizzano molti formaggi, ma anche condimenti come burro, olio e frutta secca.

Attività fisica indispensabile

Ogni dieta per dimagrire deve essere quindi affiancata a una regolare attività fisica. Più che agevolare la fase di dimagrimento, il movimento influisce positivamente sulla prevenzione dell’obesità: per facilitare la perdita di peso inoltre, è utile dedicarsi alle attività aerobiche che consentono di sfruttare le scorte energetiche adipose per produrre energia, bruciando quindi zuccheri e grassi.

Dieta per chi lavora e non sta a casa: Consigli

Portare a lavoro un pasto dietetico di alta qualità risulta essere eccessivo, anche perché si sa, un pranzo elaborato porta con sé una forte sonnolenza, spesso contrastata con l’ausilio del classico caffè; la cena poi, diventa il momento giusto per lasciarsi andare e mangiare quello che capita. Queste abitudini alimentari non solo sono dannose per la linea, ma anche per la salute. Un esempio per una dieta ideale per dimagrire restando in forma anche fuori casa è attrezzarsi nel modo corretto:

  • Colazione (pasto più importante della giornata) con latte scremato o succo d’arancia, o yogurt, dei cereali ma anche un caffè;
  • Spuntino di metà mattina con un frutto o dei crackers (attenzione al sale);
  • Pranzo con piatti poco elaborati (pasta con pomodoro), frutta e verdura;
  • Cena con un secondo, carne o pesce accompagnati da verdure ricche di fibre.

Insomma: qualche accorgimento in più e un po’ di impegno possono permettere anche a chi lavora ad orari diversi di poter contare su un corretto rapporto alimentazione-salute.

Dieta per Ipotiroidismo

Una tiroide che lavora con difficoltà porta a ingrassare; questa per funzionare bene ha bisogno prima di tutto di un adeguato apporto di proteine che non devono mai mancare in una dieta per dimagrire, si riducono piuttosto i carboidrati. Lo iodio poi è fondamentale per la formazione degli ormoni; basta pensare che molto spesso la causa più comune dell’ipotiroidismo è proprio la carenza di iodio e tirosina, aminoacido contenuto nelle proteine. Il fabbisogno giornaliero di iodio è di circa 150 microgrammi, 200 per le donne in gravidanza.

Scegliendo i giusti alimenti ricchi di iodio (pesce, molluschi ricchi di proteine ad elevato valore biologico, noci, nocciole, lenticchie, pomodori, mango, papaya, verdure), si possono riportare in equilibrio il livello degli ormoni. Così come i frutti di mare, anche le alghe marine sono una scelta adeguata: si raccomanda però di non abusarne in quanto le alghe hanno livelli di iodio molto elevati che possono causare la produzione di anticorpi. Eliminare quindi cibi di scarsa qualità come carboidrati raffinati, olio di semi e grassi idrogenati, latte, alcool (può alterare la produzione degli ormoni tiroidei) e ridurre il consumo di formaggi; l’olio di cocco è invece un buon alimento che stimola l’attività della tiroide. Per condire si possono usare due cucchiai di olio evo al giorno e un cucchiaino di sale iodato o marino integrale; via libera a limone e aceto, limitare invece aromi e spezie.

Si possono mangiare carote, sedano e finocchi anche come spezza-fame, ricordandosi di bere molta acqua durante la giornata; evitare fumo e alcool e prediligere una dieta ipocalorica e ricca di fibre che garantisca all’organismo quantità elevate di vitamine e minerali.

Dieta per chi fa palestra

Non importa quanto ci si allena, se si mangia scorrettamente difficilmente arriveranno i risultati tanto attesi, perciò è importante capire in base ai propri obiettivi e alle proprie esigenze nutrizionali, quale sia la migliore dieta per dimagrire per chi pratica sala pesi. Secondo gli esperti, una sana e corretta alimentazione conta circa per il 70% nel raggiungimento dei risultati; inoltre è importante abbinare alla dieta un minimo di 150 minuti di attività fisica a settimana.

Prima di tutto è giusto riconoscere l’importanza delle proteine è la loro assunzione fondamentale, ma attenzione a non esagerare: è importante mangiare un po’ di tutto per bilanciare i diversi nutrienti e fornire all’organismo tutto quello di cui necessita. Ai fini di una corretta alimentazione ogni tipo di esagerazione è da evitare assolutamente. Tra le proteine è bene preferire quelle ‘buone‘ come carne bianca o pesce, limitando il consumo di carne rossa e insaccati. Una dieta per palestra deve essere associata ad una attività di cardio e dunque avere delle regole fondamentali da rispettare ai fini del dimagrimento; per esempio, consumare pochi carboidrati meglio se a basso indice glicemico, consumare frutta e verdura regolarmente, mangiare entro un’ora dopo l’allenamento e introdurre uno spuntino a metà mattina e uno nel pomeriggio per stimolare il metabolismo.

Una dieta per aumentare la massa magra si basa invece su altri principi:

  • Fare possibilmente 6 pasti al giorno;
  • Consumare una colazione ricca di proteine e carboidrati;
  • Assumere circa 2-2.5g di proteine per kg di peso corporeo, preferendo carne bianca e pesce.

In entrambi i casi è bene bere molta acqua al giorno per reintegrare i liquidi persi e smaltire il sale (aumenta il senso di gonfiore), evitando bibite gassate e/o zuccherate, cioccolato e caramelle (quello fondente in piccole dosi invece va bene), e limitando lo sgarro una volta a settimana (non sarà una pizza a settimana a rovinare i risultati ottenuti!).

Conclusione

Non mangiando nulla o non mangiando abbastanza si rischia a lungo termine di rallentare il metabolismo, con cali di energia e di concentrazione. Oltretutto si arriva a cena affamati, ingerendo così più calorie del dovuto che si vanno inevitabilmente ad accumulare sotto forma di grasso; quindi prevedere come detto prima 2 spuntini, a metà mattina e metà pomeriggio: è bene fare piccoli pasti ma più frequenti durante la giornata piuttosto che un pasto unico e troppo abbondante, riducendo così l’assunzione di cibi indesiderati e allo stesso tempo la sensazione di fame.

 

Marco Votano

Mi chiamo Marco, 21 anni, residente a Roma. Da sempre appassionato e immerso nel mondo fitness e tutto il sano stile di vita che ne deriva, creo articoli per aiutare chi trova difficoltà lungo il cammino della sana alimentazione e cura del proprio corpo.

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