
Dieta
La dieta Lemme in cosa consiste?
Dieta del famoso farmacista che prevede il consumo di pasta a colazione: ecco in cosa consiste
Comunemente conosciuta come la ‘dieta della pasta a colazione’, la dieta Lemme (dal nome del farmacista più famoso d’Italia Alberico Lemme), è uno di quei regimi alimentari quasi miracolosi che promettono una riduzione del giro vita in tempi brevissimi: arriva addirittura a far perdere dai 7kg ai 10kg in un mese!
Ma è indicata per tutti? Funziona realmente? Più che vera e propria dieta viene definita come una sorta di ‘filosofia alimentare‘, basata esclusivamente sul consumo di carboidrati e proteine, bandendo allo stesso tempo frutta, verdura, sale e dolci; si divide in due fasi: una di dimagrimento, l’altra di mantenimento. La dieta Lemme prevede il consumo dei pasti a orari precisi da rispettare obbligatoriamente; il tutto inoltre non si basa sul calcolo delle kcal di ogni cibo, ma sull’indice glicemico (divieto di alcuni alimenti come lo zucchero in tutte le sue forme, inclusi i dolcificanti) e sulla divisione tra alimenti ammessi e vietati. Secondo il suo autore favorisce quindi un dimagrimento graduale seguendo i principi biochimici che stanno alla base dell’alimentazione. La dieta Lemme è una dieta di tipo iperproteico dissociato.
Il dottor Lemme non prescrive nessuna terapia, cerca solamente di dare consigli per combattere l’obesità, considerando l’alimentazione da un differente punto di vista e dove non deve sembrare affatto strano consumare cipolla di prima mattina ne tantomeno abolire il sale; partendo da principi medici e biochimici infatti egli studia di volta in volta ‘associazioni‘ di alimenti che possano portare un determinato soggetto a perdere peso, migliorando così il proprio stato di salute.
Sommario
Caratteristiche della dieta Lemme
La prima fase della dieta Lemme dura fino al raggiungimento dell’obiettivo prefissato: ogni due giorni è consigliata l’assunzione di alimenti in base alle reazioni metaboliche soggettive legate a variazioni di peso, età, sesso, stagione…. Nella seconda fase, quella di mantenimento, vengono invece introdotti gradualmente i cibi aboliti precedentemente, imparando a gestire tutti i meccanismi alimentari in modo tale da non riprendere più i kg persi e evitando di cadere nel pericolo di un effetto yo-yo raddoppiando il peso iniziale. Si tratta di una fase che può durare anche vari mesi, una vera e propria nuova educazione alimentare. Inoltre, se in qualsiasi regime alimentare che si rispetti è sempre consigliato svolgere regolare attività fisica, Lemme qui ritiene invece che fare sport sia prettamente inutile: con la semplice dieta infatti si riduce l’adiposità eliminando la cellulite, ed essendo che tale dieta è iperproteica, favorirebbe a sua volta la tonificazione muscolare; le proteine favoriscono infatti la crescita muscolare.
Come accennato prima quindi, la rigidità degli orari permetterebbe ai cibi ingeriti di avere un impatto positivo che non avrebbe invece in altri orari della giornata, per esempio:
- La colazione va assunta entro le 9:30 del mattino;
- Spuntino mattutino tra le 10:00 – 11:00;
- Pranzo tra le 12:00 – 14:00;
- Spuntino pomeridiano tra le 16:00 – 17:00;
- Cena tra le 19:00 – 21:00.
Dieta Lemme: alimenti ammessi e vietati
La dieta Lemme prevede soprattutto l’eliminazione del sale che provoca ritenzione idrica (l’eliminazione del sale fa perdere molti liquidi, favorendo perciò una veloce perdita di peso): quasi tutti gli alimenti consumati durante la giornata contengono già una quantità di sale, sufficiente e a volte anche troppo elevata. Non è facile per tutti abituarsi a mangiare ‘insipido’, cosa che può divenire molto difficile a lungo andare; tuttavia, eliminare sale e zucchero col tempo permetterà però di imparare a riconoscere un nuovo gusto degli alimenti. La dieta Lemme ammette però molti ingredienti e spezie per insaporire il cibo, tra cui l’olio d’oliva, peperoncino, pepe, aglio, prezzemolo, limone, basilico, rosmarino, cipolla, timo…
Tra gli alimenti ammessi troviamo dunque pasta, carne e pesce; tra le bevande il caffè, thé senza zucchero e l’acqua gassata anche. Tuttavia, si deve evitare di mangiare insieme e abbinare la carne e la pasta nella stessa fase della giornata. Tra quelli invece vietati vi sono frutta e verdura, pane, dolcificanti, latte e tutti i suoi derivati, sale, aceto e zucchero (lo zucchero industriale stimola l’insulina, l’unico ormone del corpo umano ad aumentare l’adiposità). In generale quindi, la giornata tipo prevede a colazione l’assunzione di carboidrati, in quanto in tali orari vengono smaltiti meglio, mentre a pranzo e a cena si possono mangiare unicamente fonti proteiche, sotto forma di carne o pesce.
Un esempio del menù:
Colazione: carciofi + caffè;
Pranzo: fiorentina + caffè;
Cena: orata + caffè.
oppure
Colazione: pasta olio e peperoncino + caffè;
Pranzo: pollo + caffè;
Cena: sogliola + caffè.
oppure
Colazione: fragole + caffè;
Pranzo: vitello + caffè;
Cena: branzino + caffè.
Controindicazioni
Il metodo Lemme giura di far dimagrire e, effettivamente, sembra difficoltoso mangiare pasta scondita a colazione e non passare oltre rimanendo a digiuno, ma risulta un po’ complicato crederci dal momento che è una dieta che si basa su un forte squilibrio alimentare. Perchè oltre a sovraffaticare fegato e reni (regime iperproteico dove le proteine in eccesso assorbite diventano ammoniaca, sostanza tossica, che il fegato successivamente trasforma in urea, sostanza espulsa tramite le urine), non può essere seguita da coloro che soffrono di pressione bassa, vista l’assenza di sale e zucchero, e nemmeno dalle donne in gravidanza e in stato allattamento; è vivamente consigliato bere molta acqua durante la giornata.
Come tutte le diete però, anche la Lemme, che promette di fare perdere fino a 10kg al mese, può risultare più che altro uno specchietto per le allodole, dal momento che gli esperti nutrizionisti in generale non raccomandano mai un metodo di dimagrimento così rapido, sinonimo quindi di una dieta estremamente sbilanciata e priva di elementi fondamentali. Il basso consumo di frutta e verdura inoltre porta col tempo a una carenza di vitamine e minerali, mettendo a rischio anche l’equilibrio del microbiota, insieme di batteri fondamentali per la salute presenti nell’intestino.
Conclusione
In generale è comunque sconsigliata la dieta Lemme: un tale regime alimentare per chi soffre di pressione bassa, bambini, anziani e donne in fase di allattamento è assolutamente vietato; un elemento assai controverso è poi l’assenza, almeno iniziale, di frutta e verdura, fattori fondamentali in un sano ed equilibriato regime alimentare. Così come le altre diete è sempre bene consultarsi e rivolgersi a un medico nutrizionista esperto prima di avviare tale dieta, in modo tale da incorrere a possibili effetti negativi sulla propria salute.