
La Dieta Montignac è una dieta a basso indice glicemico che permette di norma di perdere tra i 5 e i 5kg al mese, aiutando la vostra salute.
Questa dieta ad oggi ha sedotto più di 25 milioni di persone in tutto il mondo e prende il nome del suo inventore. Michel Montignac è stato uno dei primi specialisti, 20 anni fa, ad aver disegnato ed ideato le variazioni del tasso di insulina come fattore di aumento di peso e ad aver introdotto la nozione di indice glicemico nella dieta.
La Dieta Montignac permette di perdere circa 4-5 kg al mede, in base alla persona. Il regime alimentare è utilissimo anche per prevenire il diabete e le malattie cardiovascolari.
Sommario
Dieta Montignac: come funziona
La Dieta Montignac si basa sulla scelta degli alimenti in base alla loro specificità e alle loro potenzialità metaboliche: i glucidi in funzione dell’indice glicemico, i lipidi in funzione della natura degli acidi grassi contenuti, e le proteine in funzione della loro origine (vegetale o animale).
Il metodo consiste anche nell’associare alcuni tipi di alimenti tra di loro, mentre altre categorie di alimenti non devono assolutamente essere consumate insieme.
La dieta si divide in due fasi: una prima parte di dimagrimento e una seconda parte di stabilizzazione e prevenzione.
Quali alimenti sono consentiti e quali quelli da evitare secondo la dieta Montignac
La Dieta Montignac preferisce, alimenti a basso indice glicemico, ovvero i migliori cibi per dimagrire. La colazione deve essere sempre abbondante, il pranzo normale e la cena leggera, in più è possibile concedersi una merenda a metà pomeriggio.
Del tutto vietati: zucchero, pane bianco e bevande alcoliche, e quasi del tutto: pasta, patate, riso e carboidrati.
Gli alimenti da prediligere, perché a basso contenuto glicemico: frutta, carne, formaggi, legumi, insalata, spinaci, cavoli, zucchine, cioccolato fondente, yogurt magro e pesce.
GIORNO 1
Colazione: yogurt magro, fiocchi di latte, fragole e more.
Pranzo: salmone con spinaci, 2/3 quadratini di cioccolato fondente e insalata
Merenda: una mela
Cena: minestrone di verdure, lenticchie, petto di pollo cotto a vapore, macedonia di pesche.
GIORNO 2
Colazione: una fetta di pane integrale, formaggio fresco e mela
Pranzo: funghi, lattuga, formaggio e insalata di cetrioli
Merenda: un uovo sodo
Cena: spaghetti al pomodoro carciofi cotti al vapore e yogurt magro.
La seconda fase: lo schema da seguire
La seconda fase è quella della stabilizzazione del peso: un prolungamento naturale della prima fase, quindi i principi rimangono i stesso, ma la scelta dei cibi si allarga in base al concetto di “risultante glicemica”, ossia l’innalzamento medio della glicemia ottenuto a fine pasto dovuto all’interazione tra i diversi alimenti presenti.
Esistono sette regole da seguire:
1. Cercare di mantenere il peso ottenuto, consumando solo alimenti con IG inferiore o uguale a 50, o associando alimenti con IG elevato e alimenti con IG molto basso per ottenere una risultante glicemica inferiore a 50.
2. Privilegiare una colazione glucidico-proteica
3. Maggiore flessibilità nell’applicazione delle due versioni dei pasti
4. Ragionare sempre secondo il principio della risultante glicemica
5. Gli strappi alla regola sono ammessi, ma bisogna anticipare il consumo di alimenti con IG elevato neutralizzandolo con alimenti con IG molto basso.
6.Mangiare solo vero pane integrale
7. Concedersi 1/2 bicchieri di vino in più a condizione di mangiare qualcosa prima.
Criticità della dieta Montignac
Non è corretto demonizzare l’insulina attribuendole il ruolo di ormone ingrassante, poiché a livelli fisiologici, essa non possiede alcune effetto collaterale; inoltre, in condizioni fisiologiche, e garantendo porzioni adeguate, anche gli alimenti con un alto indice glicemico non incidono significativamente sull’iperinsulinismo e sul deposito adiposo.
Secondo il metodo Montignac, consumare esclusivamente glucidi con un indice glicemico inferiore a 35, la risposta insulinica è sufficientemente bassa da consentire l’attivazione dell’enzima dimagrante.