Crescita personale

Overthinking: quando pensare troppo fa male

Quante volte vi è capitato di dire "Ci stai/sto pensando troppo"? Pensare è una componente umana che non possiamo e non dobbiamo fermare, ma che succede se lo si fa in maniera eccessiva? Come si supera la necessità di ragionare più del dovuto su un pensiero, scelta ecc? Overthinking: quando pensare troppo fa male!

In italiano, Overthinking vuol dire letteralmente “troppi pensieri”: il termine inglese è stato adottato perché rappresenta benissimo questo comportamento a tratti sbagliato. Ok, è vero che da pensare troppo a non pensare affatto il passo è breve; ma al raggiungimento dell’età adulta, con le responsabilità e i doveri di tutti i giorni, le ansie aumentano e così anche i pensieri. Cosa ci porta però all’Overthinking? Come può il pensare troppo fare male? Vediamo.

Cos’è l’Overthinking: pensare troppo fa male

La traduzione italiana rispecchia perfettamente il concetto: quello che si verifica è un sovraccarico di pensieri che non ci permette di ragionare con lucidità ed efficacia. La nostra reazione al sovraccarico infatti, è quella di non riuscire più a seguire l’immenso flusso di pensieri. La mente va così veloce che ci sembra di correre.

È una sensazione che vi sarà capitato di sperimentare almeno una volta nella vita: ci sembra di avere la testa come un treno, e di non riuscire a mettere ordine tra tutte le informazioni che immagazzina. Alcuni definiscono la sensazione come “rimuginare”, e la trovano benevola e per nulla dannosa per la loro psiche. Quanto è vero questo però? l’Overthinking fa bene alla nostra testa oppure è un fenomeno da evitare assolutamente?

Overthinking: cosa dice la scienza sul pensare troppo

La psicologia si schiera in maniera molto chiara e determinata: l’Overthinking fa male e non andrebbe accolto come un effetto benevolo. Chi lo sperimenta rifiuta l’idea di avere un problema, ma anzi vive il rimuginare come una benedizione; è un atteggiamento assolutamente sbagliato.

Chi pratica l’Overthinking non pensa troppo con lo scopo di trovare una soluzione ad un problema: il soggetto in questione non arriva mai a conclusione, costringendo la mente a fare dei ragionamenti immensi senza arrivare da nessuna parte. La conseguenze più naturali di questo atteggiamento sono l’ansia, il disagio, la confusione e le insicurezze. Tutte cose che portano il soggetto a patologie ben più complesse. Ma cosa succede a chi ne rimane vittima? Perchè l’Overthinking, e quindi il pensare troppo, fa male?

Pensare troppo fa male: come?

Oltre la già citata ansia, l’Overthinking comporta anche depressione: il fatto di trovarsi sempre sul bordo senza riuscire a prendere una decisione, o con la paura di prenderla, ci porta a sentirci deboli. Il dover sempre snocciolare ogni situazione ci rallenta, ci espone agli eventi che nel frattempo si muovono intorno a noi. La depressione è insita in questo processo, e rappresenta una vera trappola per coloro che pensano davvero troppo.

Pensare troppo blocca ed immobilizza: ci costringe ad aspettare qualcosa che non arriverà invece di vivere quello che abbiamo. Overthinking significa rimanere fermi ad idealizzare cose che non ci appartengono invece di valorizzare quanto abbiamo conquistato. Anzi, la conquista stessa non esiste più, surclassata dall’insoddisfazione di non aver fatto di più o meglio.

L’Overthinking è un pericolo per tutti: si rischia di vivere una vita a metà perché l’altra viene idealizzata e creata ad hoc in una realtà surreale. Sembra uno scioglilingua, e a dirvela tutta anche un problema pungente. Come si può evitare di pensare troppo e stare male?

Rimedi all’Overthinking: quando è meglio evitare di pensare troppo perché fa male

Tranquilli, una soluzione esiste. Anzi più di una! Sono piccoli accorgimenti e consigli che possono essere d’aiuto a chi soffre l’Overthinking. Chiaramente se l’atteggiamento è ossessivo è meglio rivolgersi ad uno specialista; altrimenti, continua a leggere!

Accettazione del problema e lavoro mentale autonomo

Il primo passo da fare è accettare di avere un problema. Anzi, accettare ed accettarsi: se una delle prime conseguenze è l’insicurezza del soggetto, il primo passo da fare è comprendersi a fondo. Per uscire da una situazione di stallo bisogna agire, è così che si sconfigge un Overthinking che fa stare male!

Fate il primo passo

Spesso chi è vittima di Overthinking, ha difficoltà a iniziare ogni impresa che si trova davanti; che sia studiare per un esame, o scegliere la cena, o attraversare la strada, fare il primo passo è fondamentale per uscire dall’impasse. Allontanate la nebbia e fate spazio alla chiarezza e alle decisioni semplici ed immediate. SI o NO, destra o sinistra, primo o secondo. Ogni piccola scelta, per un overthinker, diventa un calvario. Ma cosa accadrebbe se si inserissero variabili sconosciute come un atteggiamento diverso dal solito? Provare per credere.

Pensare troppo fa male, pensare male anche

Addossarsi la colpa per la situazione di disagio che si vive è sbagliatissimo. La mente, soprattutto se provata e stressata, è capace davvero di correre da sola; il problema è che il corpo non la segue, e se ci mettete anche la colpa di “non riuscire” ecco che la mente ne risulta sopraffatta. Insomma, pensare troppo fa male, ma pensare male è altrettanto dannoso.

Respirate e tranquillizzatevi

Le tecniche di respirazione sono miracolose da questo punto di vista. Anche in un momento di forte stress, una serie di respirazioni ben regolate aiuta a calmarsi e a ricreare una situazione mentale ideale. Tutto il corpo ha bisogno di essere ossigenato, ma il cervello di più perché deve dirigere tutto il resto. Raggiungere una tranquillità attraverso la respirazione permette di sentirsi meglio, oltre che di migliorare le funzioni fisiologiche.

Prova a mettere tutto su carta

Sembra scontato ma non lo è. Cambiando mezzo di comunicazione si cambia anche l’approccio a determinati problemi. Se invece di parlare proverete a scrivere o a disegnare, vi renderete conto di come cambierà anche l’approccio al problema stesso. Inoltre, scrivere/disegnare aiuta ad esprimersi in modi diversi, cosa che spesso fa venire a galla anche sentimenti e sensazioni diverse. In ultimo, scrivere serve proprio a mettere ordine: “fare una lista” aiuta a schematizzare le problematiche e a tradurle in brevi concetti. Cosa che con la parola orale spesso rimane estremamente difficile.

Tieni la testa impegnata

No, non solo tramite lo studio o la lettura. Tenere la testa impegnata significa metterla in condizione di non fermarsi troppo a pensare e a rimuginare. Insomma non cade preda dell’Overthinking. Fate sport, oppure dedicatevi ad un hobby: l’appuntamento giornaliero con queste attività aiuterà a non farvi pensare troppo. È importante che diventi una regola, perché la mente è attiva anche nel sonno, ma quando è stanca difficilmente trova piacere nel rimuginare di giorno come di notte.

Accetta il flusso delle cose

Soffermarsi a pensare così tanto ad un qualcosa, ci fa perdere di vista una verità assoluta: non siamo padroni ne del tempo che passa, ne dei fenomeni naturali, ne tanto meno lo siamo di quelli sovrannaturali. Soffermarsi a pensarci troppo è deleterio e non porta ad una soluzione felice. Panta rei, diceva Eraclito, che vuol dire tutto scorre. Non siamo capaci di fermare questo scorrere, e spesso nemmeno di modificarlo; è un grande flusso che non dipende da noi, e che come tale va rispettato e lasciato in pace. Rimuginare su quello che non possiamo controllare è fortemente deleterio, ecco perché l’overthinking, o meglio il pensare troppo fa male.

Focalizza l’attenzione

Sembra scontato ma cercare di concentrarsi può aiutare. Lo sforzo è quello di isolare il problema comune, o causa scatenante, di tutti gli altri; una volta fatto questo si deve ragionare esclusivamente sul problema all’origine, senza lasciarsi prendere dal contesto o da problemi irrilevanti. La mancanza di risolutezza è una delle conseguenze sperimentate da chi è vittima di Overthinking. Se si isola il problema principale da tutto il resto, anche la semplice azione di pensare risulta più semplice, oltre che ovviamente più efficiente.

Piccoli consigli bonus per eliminare l’Overthinking e pensare meglio

Sono consigli evergreen, è vero. Ma valgono molto più di altri. Di cosa stiamo parlando? Di consigli psicologici integrati con uno stile di vita sano. Attenzione al cibo: per evitare scompensi interiori, sarebbe bene eliminare i cibi molto freddi e diminuire quelli crudi (anche insalate); prediligi invece cibi cotti che annullano componenti negative e valorizzano gli elementi positivi.

Come in ogni buona dieta, elimina gli zuccheri e riduci i carboidrati. Sostituisci i carboidrati con gli equivalenti integrali: i prodotti del grano più grezzi e integrali si digeriscono meglio e creano meno reazioni immunitarie e digestive al corpo. In ultima analisi fai molta attività fisica: come già detto lo sport aiuta ad ossigenare il cervello e ad eliminare le tossine negative. Inoltre, l’attività fisica modella il corpo, collaborando ad un a rinascita psico-fisica che non vorrete perdervi. Provare per credere!

Federica Benedetti

Digital designer and brand curator con la passione per storia, funzionamento e riproduzione (a mano libera, su carta e in digitale) di tutto ciò che osservo. Prediligo il lavoro in team e sono sempre bendisposta al confronto di idee dal quale traggo ispirazione e insegnamento. Ho lavorato e lavoro da anni a contatto con il pubblico e mi auguro di poter continuare a comunicare agli altri le mie idee, non solo a parole ma con l’illustrazione, la fotomanipolazione, la post-produzione e tutte le tecniche rappresentative che approfondirò. Vorrei anche essere un ingegnere, ma questa è un'altra bio.

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