La psoriasi è una condizione di instabilità nella crescita dell’epidermide e che, per chi la subisce, rappresenta un fattore di disagio psicologico importante. Non è un malattia vera e propria ma un’anomalia che può presentarsi e scomparire spontaneamente e che nei trattamenti, ad oggi, beneficia di notevoli progressi. Le zone comunemente colpite da psoriasi sono gomiti, ginocchia, mani, coccige, cuoio capelluto e piedi.
I sintomi
La psoriasi si può manifestare in vari modi:
- in placche, la forma più comune
- guttata, si presenta a seguito di un’infezione da streptococco tonsillare
- pustolosa
- eritrodermica, la più grave ed estesa perché colpisce tutta l’epidermide
- seborroica, più simile alla più conosciuta dermatite
- amiantacea, che interessa solo il cuoio capelluto
- psoriasica, collegata all’artrite
- psoriasica onicopatica, come da nome colpisce le unghie
Tutte queste manifestazioni comportano, come suddetto, una condizione di disagio psicologico e in alcune anche fisico; nel caso dell’artrite psoriasica infatti, la condizione di chi viene colpito è invalidante e spesso presenta difficoltà nella diagnosi a causa della manifestazione dei sintomi non sempre lineare. Comunque la maggior parte delle persone affette da psoriasi lamenta macchie rosse, placche argentate e squamose, pelle secca che tende a rompersi e a sanguinare, prurito, dolore, bruciore alla pelle.
I rimedi
Premesso che la malattia ha un andamento cronico, e che vi possono essere remissioni spontanee provvisorie o durature, la scelta di un rimedio adeguato passa obbligatoriamente per un consulto medico, perché non sempre è necessario curare la psoriasi. Unica regola universale nel trattamento di questo condizioni è non utilizzare il cortisone.
La psoriasi può essere trattata con prodotti naturali emollienti decappanti e riducenti, con farmaci a base di Antralina, Corticosteroidi, Calcipotriolo, Tazarotene e altri farmaci che richiedono comunque il consulto di un medico specializzato.
Ad oggi esistono inoltre altri rimedi che prevedono l’utilizzo di farmaci biologici anche mirati, cioè programmati per colpire, per esempio, la molecola responsabile dell’infiammazione. Questo ha rappresentato una svolta nella qualità di vita dei pazienti trattati perché il perfezionamento delle cure ha permesso di ridurre gli effetti collaterali provocati dall’assunzione costante di farmaci.
Lo diciamo spesso e lo ribadiamo ora, anche in presenza di forme leggere e a regressione periodica, ai fini del trattamento è sempre bene consultare un medico che sappia indirizzare il paziente verso la cura più congeniale, ma anche verso la struttura più adeguata a seguire il paziente nel percorso di guarigione, pur provvisoria che sia.
Guarire dalla psoriasi
La guarigione da qualunque malattia è dettata da una condizione mentale: della serie “se non ci credi è inutile che ci provi”. Questo non vuol dire che alcuni non guariscono, ma chiudersi in se stessi nella non accettazione del problema è un primo passo verso il persistere dell’anomalia. Sia chi ci è passato che chi opera i trattamenti, consiglia di affrontare la psoriasi con ottimismo e fiducia, perché pazienza e persistenza sono i principali fattori che determinano la guarigione e la scelta della cura stessa.
Psoriasi e vita vissuta
Abbiamo già detto che salvo in rari casi la psoriasi non è una condizione invalidante, ma alcune pratiche è meglio evitarle, come per esempio i tatuaggi; l’iniezione di inchiostro sotto cute potrebbe provocare un peggioramento della condizione del paziente e un aggravarsi delle manifestazioni psoriasiche.
Per quanto riguarda invece la donazione di sangue, si può donare solo dopo l’ok del medico che valuta in base al tipo di cura seguito. Il pericolo infatti non è rappresentato dall’anomalia ma dai farmaci utilizzati per curarla quindi se siete donatori affetti da psoriasi consultate sempre prima un medico.